Mucche in comodato

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Il progetto

Nel 2003 iniziammo questo progetto: in realtà in quel momento si trattava semplicemente di aiutare due famiglie bisognose.

L'idea iniziale nacque dalle considerazioni presenti nel libro di Mohammad Yunus, Il banchiere dei poveri, che stavamo leggendo in quel periodo.

Anche l'iniziativa di altre associazioni della consegna di una pecora a famiglie povere in zone rurali ci sembrava di grande stimolo. Ci lanciammo quindi nella formula del comodato d'uso, intendendo in questo modo la consegna ad una famiglia bisognosa di una mucca, senza però la "leggerezza" del dono: troppi progetti basati sulle donazioni non sono andati a buon fine. Questa attività è rimasta su piccola scala ed è andata avanti con una certa approssimazione dovuta alla sua novità fino al 2007.

In seguito al casuale incontro con il dottor Guido Monacelli di Gubbio PG, il progetto si è affinato, meglio adattandosi alle esigenze del posto, ma soprattutto è enormemente cresciuto di numero! A metà 2014 il numero totale di capi acquistati ha superato le 300 unità, divise in due numerazioni.

I preliminari della selezione comprendono un primo colloquio con una famiglia bisognosa, seguito da un secondo a distanza di alcune settimane che si conclude con l'approvazione o meno del beneficiario. Nell'intervallo, in presenza di possibili punti da chiarire, vengono richieste ulteriori informazioni. Si arriva quindi al giorno della consegna, siglato da un vero contratto (vedi campione) tra il responsabile locale del progetto, padre Labena, e il beneficiario. La famiglia intera viene fotografata con l'animale a significare il beneficio globale che l'animale porterà a tutti.

E' fondamentale qui evidenziare che nelle zone rurali le uniche attività della popolazione sono l'agricoltura e la pastorizia: una mucca è quindi un bene di grande valore! Abbiamo ormai numerose testimonianze di come l'arrivo di un bovino in una casa cambi veramente la vita della famiglia.

Aspetti concreti: il latte (e i latticini), il letame, il lavoro nei campi e l'eventuale prole sono tutti elementi positivi per il miglioramento delle condizioni generali.

Tuttavia nel tempo è emerso un secondo piano, tutt'altro che preventivato all'inizio: quello della fiducia in se stessi e della dignità che l'essere inclusi nel programma conferisce.

Ulteriore punto di forza del progetto è il comodato: non diventando proprietaria, la famiglia si sente ancor più responsabilizzata a far bene con ciò che ha ricevuto soltanto in uso.

Infine, in tempi più recenti buoi e tori sono stati introdotti: alcune famiglie vicine tra loro si sono messe d'accordo per avere un bue e un toro ogni 6-7 mucche. In questi casi, il noleggio dell'animale per vari usi porta regolari introiti alla famiglia.

Visti i buoni risultati ottenuti, nella seconda parte del 2014 è iniziato un progetto più esteso, dal nome Mucche per la sicurezza alimentare.

Questo progetto mira ad aiutare tre villaggi molto isolati della zona di Basketo, con 50 mucche alle famiglie più bisognose di ciascun villaggio.

Contemporaneamente si vuole verificare meglio anche l'efficacia del progetto: questo avviene con due parametri appropriati, come la ragionevole sicurezza alimentare e la riduzione della malnutrizione infantile, entrambi direttamente misurati casa per casa. Il primo parametro, attraverso la quantità di cereali immagazzinati in casa; il secondo valutando i bambini sotto i 5 anni per evidenti segni di malnutrizione.

Alcune nostre mucche in comodato